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Il lavoro giusto ai nostri tempi. Una riflessione dal sito web “Che fare”

Fa’ il lavoro giusto è un interessante articolo tutto da leggere sul tema del lavoro e della qualità dell’occupazione, oggi al centro di molte riflessioni e preoccupazioni connesse all’inevitabile ascesa e affermazione della tecnologia all’interno di nuovi meccanismi di produzione del valore (Frey. Osborne-2013) click here for more info. L’approfondimento è stato pubblicato sul sito web di cheFare, un’associazione per la trasformazione culturale nata nel 2012 come bando da 100.000 euro per progetti culturali innovativi. Dal 2014 si occupa di produrre e aggregare pratiche concrete e riflessioni teoriche sui mutamenti culturali in corso e futuri.

L’approfondimento riflette sul passaggio a cui stiamo assistendo dalla figura centrale del cittadino-lavoratore a quella del cittadino-consumatore e su quale sia il lavoro giusto per ognuno di noi, inteso come quello che assicura una remunerazione equa a chi lo ha svolto, ma anche quello che corrisponde al bisogno di autorealizzazione della persona.

Quale visione può guidarci attraverso queste trasformazioni, in modo da valorizzare e non mortificare il ruolo del lavoro e cogliere come opportunità l’oggettivo potenziamento delle capacità umane di intervento sulla realtà? Di che tipologie di imprese ha bisogno il lavoro di oggi? L’innovazione sociale è una nuova strategia per rispondere ai bisogni sociali o uno stratagemma per tagliare il welfare in tempi di crisi?

Queste sono alcune delle domande a cui tentano di rispondere gli autori dell’approfondimento Fa’ il lavoro giusto, Paolo Venturi e Annibale D’Elia, che è possibile leggere nella versione integrale al seguente LINK del sito.

 

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Al LES di Rimini l’incontro “A scuola d’impresa: il sapere che innova”

Il LES di Rimini promuove l’incontro “A scuola d’impresa: il sapere che innova”, organizzato in collaborazione con la nuova Camera di Commercio della Romagna. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di collegare più strettamente la scuola, in particolare il Liceo Economico Sociale, alle realtà innovative dell’imprenditoria pubblica e privata anche nell’ottica dell’alternanza scuola-lavoro come previsto dalla normativa vigente.

L’incontro si tiene il 26 gennaio 2017 alle ore 18 al Palazzo Buonadrata  (Corso d’Augusto 62) e vede la partecipazione del Presidente della Camera di Commercio della Romagna Fabrizio Moretti, del Comune di Rimini, dell’Agenzia Piano Strategico di Rimini e delle imprese più rappresentative del territorio: il Gruppo SGR, l’ASP Valloni Marecchia, il Gruppo Hera, Petroltecnica Spa, l’Associazione Figli del Mondo.

Ciascuna azienda presenta la parte più innovativa del proprio core business: il bilancio sostenibile, le energie rinnovabili, le nuove competenze economiche necessarie per gestire i servizi alla persona, la responsabilità sociale d’impresa e alcuni docenti del Liceo Economico Sociale dialogano  in modo attivo con le realtà imprenditoriali presenti.

L’iniziativa intende dimostrare come  il LES sia, tra i Licei, quello che, grazie al suo specifico percorso curricolare, più dispone di strumenti conoscitivi atti a comprendere il mondo economico-sociale nella sua complessa dimensione globale. E’ il Liceo che si mostra più attento al tessuto produttivo riminese e alla sua evoluzione; è  il Liceo che più di tutti guarda con interesse ai settori innovativi dell’economia del futuro: dal terzo settore allo sviluppo sostenibile, dal risparmio energetico alle nuove tecnologie.

Locandina dell’evento

 

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Metti le mani in pasta: un racconto sul Pane, la sua economia e le sue tradizioni

Il Pane tra tradizioni, memoria storica e significati: questo il tema della ricerca Metti le mani in pasta, realizzata in occasione di EXPO 2015 dagli studenti del Liceo Economico sociale, Liceo delle scienze umane e Liceo Linguistico Margherita di Savoia, istituto capofila della Rete dei LES del Lazio.

La ricerca antropologica, che ha inteso indagare la cultura, la letteratura, la storia che attraversa questo oggetto così antico e importante per l’uomo, ha portato a realizzare un documento ricco di informazioni, immagini, collegamenti ipertestuali, che consentono di avviare un percorso di conoscenza sul pane, inteso come nutrimento nella cultura mediterranea, in particolare in quella italiana, e, sul piano simbolico, come cibo principe, che molto può raccontare sui costumi alimentari delle popolazioni che ne hanno fatto, e ne fanno, perno dell’alimentazione.

Il lavoro degli studenti ha inteso riscoprire, attraverso il pane, il senso profondo dei legami con la cultura di appartenenza, ponendo l’accento, in particolare, sul territorio del Lazio.

Nel dettaglio, il percorso didattico sul pane ha previsto una ricerca qualitativa di tipo antropologico, che ha permesso di recuperare alcune ricette collegate alla riutilizzazione del pane avanzato. Il progetto ha coinvolto 9 classi dell’Istituto, ed ha avuto articolazioni diverse a seconda della programmazione di classe, dei diversi ambiti disciplinari coinvolti nella ricerca o dell’indirizzo di studi frequentato dagli studenti. Nell’indirizzo economico sociale, ad esempio, la ricerca è stata orientata all’analisi della realtà produttiva ed economica del settore del pane: gli allievi hanno studiato in particolare il settore della panificazione di Roma e provincia. In una classe quinta, invece, il progetto è stato collegato a quello attuato annualmente per le classi quinte con il Museo della liberazione, e si è soffermato, in particolare, sul rapporto pane-guerra.

Rapporto: Metti le mani in pasta

 

 

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OCSE-PISA 2015: si riduce il divario tra Italia e Paesi OCSE

I risultati della edizione 2015 di PISA (Programme for International Student Assessment), presentati il 6 dicembre 2016, ci raccontano una sensibile riduzione del divario tra il risultato conseguito e la media dei paesi OCSE. In particolare:

  • gli studenti italiani si sono collocati un po’ sotto la media PISA in scienze (481 punti contro 493) e in lettura (485 contro 493,  ma raggiungono la media in matematica (490), dove si è assistito a un miglioramento;
  • sono state confermate le forti differenze territoriali tra il Nord e il Sud e le Isole;
  • tra le eccellenze emergono in matematica e fisica i maschi piuttosto che le femmine e viceversa le femmine in lettura;
  • vi è un alto numero di studenti italiani con risultati inferiori alla media;
  • gli studenti italiani passano più tempo a scuola e sui libri: 29 ore in classe e 21 per i compiti a casa per un totale di quasi 50 ore a settimana, contro una media Pisa di 44 ore;
  • si registra un notevole assenteismo tra gli studenti italiani.

L’indagine è promossa dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) con l’obiettivo di misurare le competenze degli studenti in matematica, scienze, lettura e problem solving collaborativo. Per ogni ciclo di PISA viene approfondito un ambito in particolare. PISA 2015 ha avuto come dominio principale la literacy scientifica, ambito di rilevazione principale per la prima volta nel 2006, per la quale si intende: “il possesso di specifiche conoscenze in ambito scientifico e di specifiche abilità tipiche della conoscenza scientifica, ma anche la capacità di utilizzare in modo funzionale tali conoscenze e tali abilità per affrontare e risolvere problemi con cui abitualmente ci si trova di fronte in contesti di vita reale, quotidiana.”

Ecco i principali risultati, così come sono emersi alla Presentazione dell’Indagine internazionale 2015  OCSE PISA, il 6 dicembre 2016  a Roma.

 

In questo ciclo di rilevazioni l’Italia ha partecipato a queste altre opzioni internazionali:

  1. rilevazione delle competenze in ambito finanziario, o Financial Literacy. I risultati di queste prove verranno rilasciate successivamente. Le prove di Financial Literacy forniscono informazioni su conoscenze e capacità di comprensione di concetti di carattere finanziario e su abilità, motivazione e fiducia nei propri mezzi che consentono di applicare quelle stesse conoscenze per prendere decisioni efficaci in diversi contesti di carattere finanziario, per migliorare il benessere finanziario degli individui e della società e per consentire una partecipazione consapevole alla vita economica.
  2. rilevazione sulla familiarità degli studenti con le Tecnologie dell’’Informazione e della comunicazione (TIC);
  3. rilevazione sulle esperienze scolastiche passate (Educational Career);
  4. questionario insegnanti.

Come in ogni ciclo di PISA, la popolazione oggetto di indagine è quella degli studenti quindicenni; in ciascuna scuola coinvolta sono stati campionati fino a un massimo di 42 studenti.

Principali risultati generali

Principali risultati Italia

Esempi di prove PISA di scienze Fasciolo 1

Esempi di prove PISA di scienze Fascicolo 2

 

 

 

 

Sono stati, inoltre,  resi noti nello stessa giornata i risultati dell’indagine TIMSS Advanced (Trends in International Mathematics and Science Study – Avanzato) della IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), indagine che ha come obiettivo la rilevazione degli apprendimenti degli studenti in matematica e fisica all’ultimo anno della scuola secondaria, che nella maggior parte dei Paesi partecipanti corrisponde al 12° anno di scolarità, mentre per alcuni Paesi, fra i quali l’Italia, corrisponde al 13° anno, ossia al quinto anno della Scuola secondaria di secondo grado.

Nel nostro Paese hanno partecipato 3318 studenti in 113 scuole secondarie di secondo grado. Poiché questa indagine riguarda gli studenti che seguono corsi di matematica di livello avanzato e di fisica, in Italia ciò ha significato il coinvolgimento dei Licei scientifici (per matematica e fisica) e degli Istituti tecnici – settore tecnologico (per matematica).

Principali risultati

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In evidenza, Notizie

Uso e abuso del Social Media, Alberto Marinelli ne parla all’Istituto Margherita di Savoia

Uso e abuso dei Social Media, un tema caldo, che Alberto Marinelli, professore di Teorie della Comunicazione e dei nuovi media del Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale della Sapienza, ha affrontato con gli studenti del LES Margherita di Savoia, capofila della rete dei LES del Lazio.

Il professore Marinelli ha discusso con gli studenti di web revolution, reti sociali, networked individualism e di come imparare a proteggere e gestire la propria digital/social footprint.

Le slides della Conferenza

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Comunicazione

I LES e la Giornata dell’educazione alla cittadinanza economica

Il 27 ottobre 2016, in occasione della Giornata del Risparmio, i Licei economico sociali (LES), su iniziativa della loro Rete nazionale e delle singole Reti regionali, lanciano la Giornata dell’educazione alla cittadinanza economica, che intende sottolineare l’importanza dell’educazione economica a scuola e il ruolo del Liceo Economico sociale come centro propulsore di attività volte alla diffusione dell’educazione economico-finanziaria.

Vai alle iniziative dei licei economico-sociali regione per regione >>

In tutte le regioni, con varie tipologie di attività e scelte di lavoro differenti, i Licei economico-sociali propongono per l’occasione iniziative a sostegno dello sviluppo di competenze economiche tra i giovani. Conferenze, tavole rotonde e incontri con esperti del mondo accademico, ma anche quiz e lezioni di economia rivolte ai più piccoli, seminari e lezioni interattive sui temi della finanza e del lavoro: moltissime le proposte, tutte aperte al territorio, testimonianza di un crescere di qualità di un indirizzo di studio, caratterizzato dalla propensione all’analisi e alla lettura della contemporaneità.

Lo sviluppo delle competenze economiche rientra trasversalmente in ogni percorso formativo dei nostri giovani: l’esercizio della cittadinanza attiva richiede anche capacità di effettuare scelte più funzionali alle esigenze della persona e della collettività attraverso la formazione di una consapevolezza sull’agire economico.  E proprio un contributo in questa direzione viene offerto nella Giornata del 27 ottobre dagli studenti e dai docenti dei LES che si propongono in sinergia con le risorse del proprio territorio.

Il sito web che rappresenta i LES dedica alla Giornata dell’educazione alla cittadinanze economica una pagina nella quale sono pubblicate nel dettaglio tutte le attività che le scuole si accingono a realizzare. Si tratta di  un’occasione per riportare l’attenzione sull’impegno delle scuole per dare strumenti di cittadinanza economica e anche un modo per conoscere ancora meglio l’identità di questo indirizzo per chi si accingerà tra pochi mesi a scegliere la propria scuola superiore.

Le attività di educazione economica lanciate nella Giornata e nella settimana del 27 ottobre proseguiranno poi durante tutto l’anno scolastico in numerosi licei economico-sociali italiani. Attraverso la Rete nazionale e le singole Reti regionali tutte le attività potranno poi essere scambiate e adottate, grazie al sito dei LES come buone pratiche dai diversi licei economico-sociali.

 Alcuni esempi delle iniziative nelle diverse regioni italiane 

(archivio.liceoeconomicosociale.it/giornata-delleducazione-alla-cittadinanza-economica)

La Rete dei LES del Lazio lancia a Roma un ciclo di incontri sulla moneta rivolti anche ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado; in Puglia gli studenti dei Les della Rete regionale pugliese, coordinati dal Liceo Banchi-Dottula di Bari, discuteranno con un rappresentante della Banca d’Italia sull’importanza dell’educazione finanziaria nella formazione scolastica. Sempre in Puglia saranno premiati i vincitori di due concorsi: il primo per un articolo sull’andamento del mercato azionario “come attendibile misuratore della condizione economica e sociale del paese o sul ruolo delle banche come fornitori di servizi e consulenze utili alla clientela”; il secondo, per un Role Play sulla gestione di un budget e l’elaborazione di un piano organizzativo e di gestione delle risorse. A Torino per tutta la settimana fino al 28 ottobre si terranno incontri sull’Arte del Risparmio, organizzati dalla Rete Les del Piemonte, Liceo Porporato di Pinerolo e dal Museo di Risparmio, mentre il 27 ottobre si tiene un seminario all’Università degli Studi rivolto agli studenti e ai docenti sul tema della consapevolezza economica. A Bologna le attività di educazione economica si aprono con il convegno Educhiamo all’economia, che si svolge a Palazzo d’Accursio; a seguire, sempre in Emilia e Romagna, per tutta la settimana la Rete Les regionale, con il Liceo Laura Bassi e i singoli licei economico-sociali organizzano attività di orientamento, laboratori per le scuole medie e una lezione all’Università per gli studenti delle classi quinte con i professori Stefano Zamagni e Flavio Delbono. Nutrito anche il programma preparato dalla Rete Les dell’Umbria: giochi, seminari, convegni, discussioni e “debate” anche in lingua inglese per tutta la settimana nei licei economico-sociali della Regione, fino all’incontro-dibattito del 29 ottobre sull’Economia civile e la ricerca del bene comune: libertà di impresa, mercato, sviluppo in un’ottica di responsabilità sociale. La Rete Les del Nordest ha predisposto, con il coordinamento del Liceo Quadri di Vicenza, un intero programma di iniziative di diverso genere: si discuterà di Consumo nella teoria economica, di Sviluppo delle competenze dell’educazione finanziaria: quale didattica e quali processi di apprendimento, di Case history a confronto: storie di imprenditoria vicentina; e poi libri, film, webinar, tesine sull’educazione economica, uno spettacolo teatrale: Econosofia e un incontro-dibattito sulla trasparenza dei prodotti bancari. In Campania la Rete regionale lancia, a partire dal Liceo Seneca di Bacoli,  un ciclo di attività per gli studenti degli ultimi due anni dei licei economico-sociali volte alla diffusione dell’educazione economico-finanziaria, e poi conferenze, seminari, laboratori destinati a coinvolgere anche gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Nelle Marche il Liceo Rinaldini di Ancona organizza le Giornate dell’Educazione Finanziaria sui temi del denaro, legalità, fiscalità, sostenibilità, imprenditorialità e previdenza. A Trieste il Liceo CarducciDante Alighieri, capofila della Rete Friuli-Venezia Giulia, che coordina la Giornata nazionale di educazione alla cittadinanza economica, organizza diverse attività tra cui un incontro con la Banca d’Italia sul senso della Giornata del risparmio e una proiezione cinematografica sulle grandi società di capitali e le multinazionali.

Per altre informazioni: archivio.liceoeconomicosociale.it, info@liceoeconomicosociale.it

Scarica la Miniguida per l’inserimento dei progetti per la Giornata dell’educazione alla cittadinanza economica sul sito web

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La fine del lavoro: l’evento di NeXt per la Nuova Economia

Trasformazioni rapidissime stanno cambiando il mondo del lavoro. Governare tali trasformazioni, nella direzione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, richiede una riflessione attenta sulle dinamiche della produzione, sulla leva che può attivare una domanda responsabile, consapevole della sua forza di mercato, e sul ruolo della finanza.
L’evento  La Fine del Lavoro. La sfida dei nipoti di Keynes al tempo del prosumer e della gig economy  intende proseguire l’impegno di NeXt, come Rete e insieme alle singole realtà, nel gettare le basi di un cambiamento negli obiettivi dell’attuale economia, favorendo così la creazione di condizioni per un benessere economicamente, socialmente ed ecologicamente sostenibile.
Nel corso dell’evento, infatti, che si svolge il 15 dicembre presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (Aula TL – piano terra – Edificio Didattica), si intendono affrontare i temi del superamento del conflitto azienda/dipendente, delle nuove opportunità del mercato del lavoro, oltre la CSR, degli aspetti sociali (tra cui il divario nord/sud), dei modelli di industry 4.0., delle nuove forme di ibridi organizzativi e il ruolo della finanza etica per l’innovazione sociale.
I relatori lavorano su un Position Paper che ragiona sui tre capisaldi della Nuova Economia: produzione, consumo e risparmio responsabile,  che condividono preventivamente e al quale devono fornire una proposta integrativa al termine del dibattito. Gli studenti aprono i panel con la visione dei giovani sulle tre tematiche di riferimento e poi lasciano la gestione del panel al coordinatore.
Al termine del convegno segue il Cash Mob Etico insieme ad alcune imprese sostenibili del territorio laziale e alla loro rete di produttori, al fine di dare un segnale al territorio e sperimentare un gesto di consumo responsabile collettivo
Infine, viene presentata la nuova edizione di Prepararsi al Futuro, che vede, anche quest’anno, la collaborazione diretta di Istituti universitari e scolastici, in rete con le organizzazioni del territorio e aziende verso la sostenibilità.

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Comunicazione, In evidenza, Notizie

Il mio posto nel mondo: il festival sul capitale umano dedicato ai giovani

Tre giornate di incontri e laboratori per ragionare assieme ai giovani sul capitale umano e su tre parole chiave che ne definiscono il senso: conoscenza, abilità, competenza. Arriva, dal 30 novembre al 2 dicembre, la seconda edizione de Il mio posto nel mondo, un evento organizzato dal  Museo del Risparmio, per aiutare i ragazzi a trovare la strada che conduce al “proprio posto nel mondo”, con la consapevolezza che si tratta di una direzione da individuare dopo un percorso di riflessione e valutazione, ma anche di una scelta fatta con il cuore e la passione.

La partecipazione agli incontri è gratuita, ma l’iscrizione è obbligatoria, entro il 21 novembre, inviando una mail a INFO@museodelrisparmio.it, oppure chiamando il numero 800.167.619 singulair 10 mg.

Tutte le attività si svolgono presso il Museo del Risparmio in via S. Francesco d’Assisi 8/A (Torino).

Il programma dell’evento

 

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Orientamento in uscita: parte il Gruppo di lavoro nazionale dei LES

Guardare all’orientamento in uscita come un “luogo virtuale” dove l’ambiente, il territorio, scambia energia con il sistema scuola e dove riflettere sulle modalità esecutive (innovazione) e sulla qualità: delle convenzioni che si stipulano, dei progetti co-costruiti, delle visite e degli incontri.

Questo il filo rosso che guida i lavori del Gruppo di lavoro nazionale per l’orientamento in uscita e delle attività che si svolgono il 23 e il 24 novembre, laboratori di progettazione e sharing lab volti a ragionare sull’orientamento inteso come momento in cui le attese consapevoli del singolo studente incontrano le attese del mondo esterno.

Le  finalità del Gruppo di lavoro nazionale per l’orientamento in uscita sono:

  1. conoscere e valutare quali scelte e percorsi decidono i nostri studenti dopo il diploma;
  2. fornire alle scuole utili strumenti per sviluppare un efficace azione di orientamento alle facoltà universitarie;
  3. riflettere insieme sull’esperienza ormai maturata da ciascuno di noi sulle caratteristiche del profilo in uscita e promuovere per i docenti LES l’acquisizione di specifiche e trasferibili  competenze orientativo-didattiche-disciplinari  al fine di rendere consapevoli e mirate le scelte occupazionali e/o  universitarie degli studenti del LES.

Il gruppo di lavoro è composto, come gli altri gruppi di lavoro della Rete, da almeno un docente per ogni Rete territoriale.

Programma delle giornate di lavoro

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LES: si riunisce a Roma la Cabina di regia

Le reti regionali dei Licei economico sociali si incontrano a Roma il 21 e il 22 novembre in occasione della Cabina di regia dei LES.

Si discute, fra le altre cose, delle attività CLIL, della Giornata dell’educazione economica, delle attività di orientamento in ingresso e dei risultati della rilevazione effettuata sui genitori delle scuole secondarie di I grado, delle attività di rilevazione degli esiti per la seconda prova degli esami di Stato a. s. 2015-2016, del Piano per la formazione docenti 2016-2019, delle azioni di formazione, sostegno e sviluppo della rete nazionale e delle reti territoriali per le attività di Alternanza Scuola Lavoro.

Ordine del giorno della Cabina di regia

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