Fa’ il lavoro giusto è un interessante articolo tutto da leggere sul tema del lavoro e della qualità dell’occupazione, oggi al centro di molte riflessioni e preoccupazioni connesse all’inevitabile ascesa e affermazione della tecnologia all’interno di nuovi meccanismi di produzione del valore (Frey. Osborne-2013) click here for more info. L’approfondimento è stato pubblicato sul sito web di cheFare, un’associazione per la trasformazione culturale nata nel 2012 come bando da 100.000 euro per progetti culturali innovativi. Dal 2014 si occupa di produrre e aggregare pratiche concrete e riflessioni teoriche sui mutamenti culturali in corso e futuri.

L’approfondimento riflette sul passaggio a cui stiamo assistendo dalla figura centrale del cittadino-lavoratore a quella del cittadino-consumatore e su quale sia il lavoro giusto per ognuno di noi, inteso come quello che assicura una remunerazione equa a chi lo ha svolto, ma anche quello che corrisponde al bisogno di autorealizzazione della persona.

Quale visione può guidarci attraverso queste trasformazioni, in modo da valorizzare e non mortificare il ruolo del lavoro e cogliere come opportunità l’oggettivo potenziamento delle capacità umane di intervento sulla realtà? Di che tipologie di imprese ha bisogno il lavoro di oggi? L’innovazione sociale è una nuova strategia per rispondere ai bisogni sociali o uno stratagemma per tagliare il welfare in tempi di crisi?

Queste sono alcune delle domande a cui tentano di rispondere gli autori dell’approfondimento Fa’ il lavoro giusto, Paolo Venturi e Annibale D’Elia, che è possibile leggere nella versione integrale al seguente LINK del sito.