In evidenza Category

Comunicazione, In evidenza, Notizie, Senza categoria

Corso di alta formazione alla scuola di Economia civile

La Scuola di Economia Civile ripropone anche quest’anno, a partire da ottobre, il Corso di alta formazione in economia civile

La Scuola di Economia Civile, che nasce con l’intento di riflettere sui valori che guidano un approccio responsabile al paradigma economico-relazionale dell’Economia civile, centrato sulla reciprocità, sul bene comune e sulla persona, e vanta tra i soci fondatori tra gli altri: il prof. Stefano Zamagni e il prof. Luigino Bruni, ripropone, a partire da ottobre 2016, il Corso di alta formazione in economia civile.
Il Corso analizza il paradigma dell’Economia civile in tutti i suoi aspetti e permette di rileggere l’organizzazione d’impresa e più in generale l’attività economica secondo schemi concettuali che arricchiscono le visioni convenzionali dell’analisi economica e manageriale.
Si compone di due sezioni semestrali, il percorso Dragonetti e il percorso Genovesi, frequentabili anche singolarmente o in anni diversi, senza propedeuticità.
In ogni corso specialistico i docenti approfondiscono alcuni dei temi afferenti all’argomento trattato, guidano l’aula ad un ulteriore approfondimento individuale attraverso la presentazione di una bibliografia guidata, illustrano attraverso testimonianze dirette o presentazioni di casi esperienze concrete. Inoltre, offrono una pillola di storia dell’Economia civile, attraverso il racconto delle sue tappe fondamentali e dei suoi principali protagonisti.

Il corso si rivolge a:
– Quadri, funzionari e dirigenti, soggetti con responsabilità decisionali di organizzazioni, imprese e PA;
– Imprenditori;
– Studiosi e appassionati di scienze economiche e sociali.

Il programma prevede lezioni sui temi quali: impresa ed etica, management aziendale, persona e benessere aziendale, responsabilità civile e territorio, finanza civile.

Tutte le informazioni dettagliate sul Corso e sull’iscrizione sono consultabili sul sito web www.scuoladieconomiacivile.it.

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, Notizie, Proposte formative dai LES

Educazione finanziaria: poco interesse per gli italiani passata la crisi

Gli italiani sembrano non credere nell’educazione finanziaria e si sforzano di comprendere meglio le dinamiche economiche e finanziarie soltanto durante le crisi, tanto che per ben il 45,7% è difficile prendere decisioni su come investire, comprenderne i rischi, scegliere il momento in cui disinvestire e allocare correttamente i propri risparmi. Questo è quanto emerge dall’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2016 realizzata da Centro Einaudi e Banca Intesa Sanpaolo con un sodaggio Doxa.
L’Indagine, avviata nel 2011, analizza motivazioni, obiettivi e scelte di un campione rappresentativo dei risparmiatori italiani, avvalendosi anche delle serie storiche derivanti dal Rapporto sul risparmio e i risparmiatori in Italia (realizzato dal Centro Einaudi in collaborazione con BNL-Gruppo BNP Paribas dal 1982 al 2009).
Secondo il Rapporto 2016, infatti, gli italiani intervistati che si dichiarano poco o per niente interessati alle dinamiche economiche e finanziarie sono tornati a prevalere, rispetto agli annni precedenti, su coloro che si dichiarano interessati: 53,5% contro 46,5%, su un campione di 1.011 famiglie e 567 piccoli investitori.
Tra i meno sensibili all’educazione finanziaria troviamo gli over 65, che, nel 63,8% dei casi si dichiarano poco o per niente interessati, mentre il 56,5% dei giovani compresi fra i 18 e i 24 anni mostrano un interesse specifico, anche se questo poi non si riflette in un reale impegno ad informarsi. Il livello di interesse sull’educazione finanziaria, rileva l’indagine, è direttamente correlato al grado di istruzione: il 67,9% dei laureati si dichiara interessato, contro il 24,4% di chi ha una licenza elementare.
Tuttavia, nonostante l’interesse, metà degli intervistati sostiene di non dedicare tempo agli approfondimenti e all’educazione finanziaria, mentre solamente il 33,6% dedica al tema un’ora alla settimana.
I più attivi sono invece gli intervistati della fascia intermedia (45-54 anni) e quelli che si stanno avvicinando all’età della pensione (55-64 anni), mentre tra giovani della fascia 18-24 anni, nonostante l’interesse dichiarato, la quasi totalità ammette di non occuparsene per nulla o comunque meno di un’ora a settimana e nessuno degli intervistati si impegna per più di due ore a settimana.

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, Notizie

La Biblioteca Nazionale di Firenze, tra risorse on line e mostre virtuali

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nella sezione Biblioteca digitale, propone una serie di interessanti risorse, gratuite, che permettono di consultare moltissimi testi di difficile reperimento (periodici, carte geografiche, molte foto e memorie di viaggio di epoche diverse che vanno dal XVII secolo in poi).
La consultazione è molto semplice: è sufficiente collegarsi al sito della Biblioteca: www.bncf.firenze.sbn.it e scegliere nella tendina di sinistra il materiale che si desidera visualizzare.
Per i docenti di Storia dell’arte è particolarmente interessante la consultazione di Viaggio in Toscana. Molto bella anche la mostra virtuale Galileo e l’universo dei suoi libri, che permette di consultare le copie digitali delle opere di Galileo, dei suoi discepoli e dei protagonisti del dibattito scientifico intorno a lui.

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, Notizie

Summer School di economia civile in Puglia

La Scuola di Economia Civile (SEC), in collaborazione con AMEC, Accademia Mediterranea dell’Economia Civile, promuove nella bellissima cornice di Martina Franca in Puglia, la Seconda Summer School rivolta a docenti di scuola secondaria di secondo grado.
La Summer School sarà volta ad approfondire la conoscenza dell’economia civile e introdurne i contenuti nei programmi delle loro materie (diritto, economia, cittadinanza e costituzione, filosofia,
religione, ecc.). Si terrà dal 7 al 9 settembre a Casa San Paolo – Martina Franca (Taranto).

La Summer School, secondo il programma, sarà tenuta da Leonardo Becchetti dell’Università di Tor Vergata, Luigino Bruni dell’Università LUMSA di Roma, Luca Raffaele di NEXT – Nuova Economia per Tutti, e da Dirigenti del MIUR e Docenti delle Scuole Superiori.

Leggi tutto

Comunicazione, Contributi scientifici e formazione, In evidenza, Notizie, Proposte formative dai LES

I giovani italiani e l’economia: le competenze finanziarie secondo l’OCSE-PISA

I giovani italiani, l’economia e le competenze finanziarie sono due mondi molto distanti. Il basso livello di competenze in questo ambito lo confermano i risultati dell’indagine OCSE-PISA 20122 sul livello di alfabetizzazione finanziaria dei quindicenni, che mostra che tra gli studenti dei paesi OCSE, con un punteggio medio di 466 punti, l’Italia si colloca al penultimo posto sui 18 Paesi OCSE e non OCSE partecipanti alla rilevazione. Il 22% degli studenti, a fronte del 15% della media OCSE, ha riportato un punteggio inferiore a 400, ossia è risultato capace, nella migliore delle ipotesi, di distinguere tra bisogni e desideri e di prendere decisioni di base solo in situazioni quotidiane già sperimentate. La quota dei ragazzi con oltre 625 punti raggiunge solamente il 2%, contro una media del 10% dei 13 paesi OCSE che hanno partecipato alla rilevazione.

Molto vario il livello di competenze finanziarie nei diversi Paesi analizzati: se gli studenti di Shanghai (Cina) ottengono i risultati più alti alle prove di alfabetizzazione finanziaria, fanno bene anche Australia, Comunità fiamminga del Belgio, Estonia, Nuova Zelanda, Polonia e Repubblica Ceca, i cui studenti ottengono punteggi superiori alla media dell’OCSE.

Molto interessante anche il dato che conferma come le competenze in matematica e lettura siano strettamente correlate all’alfabetizzazione finanziaria, anche se un livello alto di competenze in una delle due discipline non significa necessariamente un livello alto di alfabetizzazione finanziaria. A conferma di ciò, gli studenti di Paesi come Francia, Italia e Slovenia ottengono risultati peggiori di quanto ci si potrebbe aspettare, nonostante buoni risultati in matematica e lettura.
L’alfabetizzazione finanziaria, secondo l’OCSE-PISA, è, infatti, da intendersi come “la conoscenza e la comprensione dei concetti e dei rischi finanziari unite alle competenze, alla motivazione e alla fiducia in se stessi per utilizzare tale conoscenza e comprensione al fine di prendere decisioni efficaci in un insieme di contesti finanziari, per migliorare il benessere finanziario delle singole persone e della società e consentire la partecipazione alla vita economica.

Leggi tutto

Comunicazione, Notizie, Proposte formative dai LES

Educazione finanziaria ed economica: primo sì per il Ddl in Commissione Finanze

L’educazione finanziaria ed economica è un aspetto importante della formazione dei cittadini e l’alfabetizzazione di base è un importante elemento di stabilità economico-finanziaria e di sviluppo. La crisi finanziaria ha messo in evidenza, infatti, che la mancanza di educazione in ambito economico è stata una delle cause principali di decisioni finanziarie irrazionali.
A livello mondiale la consapevolezza dell’importanza dell’educazione finanziaria è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, determinando lo sviluppo di un numero crescente di strategie nazionali dedicate, che hanno differenti approcci, ma non prescindono quasi mai dall’organizzazione degli asset istituzionali di governance e dall’individuazione di un soggetto promotore e/o gestore o da una cabina di regia che agevoli le azioni dei diversi attori, pubblici e privati, coinvolti.
In Italia, da ormai qualche anno, si ragiona su una strategia nazionale condivisa e sono due i disegni di legge che si sono susseguiti negli anni senza successo. Importantissima in questo senso, è stata la nascita del Liceo economico sociale (LES) e lo stesso Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha firmato una Carta d’Intenti per l’Educazione alla Legalità Economica in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Corte dei Conti, Banca d’Italia, ABI ed altri soggetti del mondo no profit, al fine di promuovere l’educazione economica, finanziaria, fiscale a partire dai banchi di scuola e favorire fra i più giovani comportamenti attivi e consapevoli.
Per questo motivo, appare di grande importanza il primo sì arrivato in Commissione Finanze della Camera per il Ddl che contiene le norme per migliorare la «Comunicazione e la diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato».
A livello organizzativo, il Ddl prevede l’istituzione, presso il Ministero dell’Economia (MEF) di un Comitato nazionale per la diffusione dell’educazione finanziaria, un presidio stabile con il compito di sviluppare le attività di comunicazione e diffusione delle competenze necessarie in ambito pubblico che assicurari il coordinamento degli attori pubblici e privati che ne faranno parte come, tra cui: Banca d’Italia, Consob, Abi, ecc.
E’ stata decisa anche l’attribuzione di una delega al Governo ad adottare un programma che definisca una strategia nazionale unitaria per l’educazione finanziaria, in linea con gli indirizzi dell’OCSE.

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, Notizie, Rete Les Nazionale

LES: un nuovo team per la comunicazione on line del Liceo economico sociale

La rete nazionale dei Licei economico sociali‬ ha individuato un team di lavoro che si occuperà del sito web, della comunicazione on line e dei processi di condivisione della rete nazionale e delle reti regionali.
Buon lavoro a Stefania Farsagli e Max Fagotto!

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, Notizie, Proposte formative dai LES

OAPEN Library: una piattaforma web utile alla didattica nei LES

OAPEN è una piattaforma web dove reperire una grande quantità di materiali open e di qualità utili nella didattica.
OAPEN è una fondazione no profit con sede in Olanda, regolarmente registrata presso la National Library di The Hague. La fondazione,vtra i cui membri c’è anche la Oxford University Press, mette a disposizione degli utenti un repertorio aggiornato di libri e documenti in più lingue, nell’area delle scienze umane e sociali, ma anche delle arti, della letteratura, del diritto, dell’economia.

L’accesso ai contenuti è di uso molto semplice e intuitivo, che non richiede alcuna registrazione, e permette di leggere, scaricare, stampare e copiare per uso personale tutti i materiali, all’interno delle normative sul diritto d’autore previste dai singoli Paesi.

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, In uscita, Notizie, Orientamento, Proposte formative dai LES

LES: quali facoltà scelgono i diplomati all’università?

I diplomati del Liceo economico sociale (LES) del 2015 scelgono per i propri studi universitari l’area didattica politico-sociale, in coerenza con le caratteristiche del LES, le sue differenze rispetto al Liceo delle scienze umane (dove prevalgono i diplomati che preferiscono l’area formazione/insegnamento) e il curriculum affrontato.
Ben il 23,6%, infatti, sono gli immatricolati provenienti dai LES che hanno scelto facoltà dell’area politico-sociale; prevalgono sugli studenti dell’area insegnamento (14,4%) e dell’area giuridica (13,9%).
Il passaggio dal LES a facoltà dell’area didattica politico-sociale è di gran lunga superiore alla media nazionale (8,4%), ma questo vale anche per la scelta di studi giuridici (media nazionale: 8,6%) o legati alla formazione/insegnamento (media nazionale: 4,2%).
Leggermente, inferiore, anche se non di molto, la percentuale degli immatricolati provenienti dai LES nell’area economico statistica: 9,8% contro l’11,6% della media italiana. Fanno ancora meglio il Liceo Scientifico (14,5%), il Liceo delle scienze applicate (12%) e il Liceo Classico (10,8%).
Nell’anno scolastico 2015-2016, il passaggio dalla scuola all’università dei LES ha riguardato poco più della metà degli studenti: il 56% delle diplomate donne e il 50% degli uomini.

Fonte: dati MIUR-Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica, Ufficio Statistica e Studi

Leggi tutto

Comunicazione, In evidenza, Notizie, Rete Les Nazionale, Reti LES Territoriali

LES: convocata a Roma la Cabina di regia

Il 18 e il 19 luglio si è riunita a Roma la Cabina di Regia dei Licei economico sociali. Si è discusso, fra le altre cose, di orientamento in ingresso e in uscita, degli esami di stato e della seconda prova, della formazione dei docenti, del sito web del LES, della comunicazione e delle attività per il prossimo anno scolastico.

In allegato i documenti in cartellina.

Leggi tutto