Elezioni, deficit, partiti politici: gli italiani al voto, secondo il professore Enrico Castrovilli (AEEE Italia) sono da bocciare in economia.
Le elezioni, infatti, possono divenire un’occasione per comprendere alcune questioni chiave di educazione economica ed acquisire delle conoscenze che ci permettano di fare scelte consapevoli. Ma, secondo il professor Castrovilli, il problema è a monte: se gli studenti italiani hanno conoscenze scarse, non se la cavano meglio i tecnici dei partiti.
Carlo Cottarelli, Commissario per la spending review dei Governi Letta e Renzi in passsato ed ora Direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici all’Università Cattolica ha posto alcune domande scomode ai partiti in lizza alle elezioni del 4 marzo: «Quale livello del deficit e del saldo primario delle pubbliche amministrazioni, espresso in percentuale del Pil, il vostro governo intende mantenere, anno per anno, nella prossima legislatura? Quale sarà il corrispondente livello delle spese e delle entrate pubbliche, sempre rispetto al Pil? Quale il rapporto tra debito pubblico e Pil?».
Cosa rispondono i partiti? Come gli italiani devono acquisire consapevolezza su questi temi per scegliere meglio a chi affidare il prossimo governo?
Qui è possibile leggere l’articolo integrale del professore Castrovilli, pubblicato sul Corriere della sera.