L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. E’ stato appena pubblicato il rapporto curato dall’ ASviS, Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, che contiene un’interessante analisi della situazione italiana rispetto ai 17 obiettivi sottoscritti dall’Italia all’ONU e ai 169 target indicati dall’Agenda 2030 e approvati un anno fa dai 193 Paesi aderenti alle Nazioni Unite. Una vasta gamma di impegni che riguarda obiettivi economici, sociali, ambientali ed istituzionali, che dovranno essere completamente affrontati e raggiunti da tutti i paesi del mondo entro il 2030.
“Con oltre 4,5 milioni di poveri assoluti, un tasso di occupazione femminile inferiore al 50%, oltre 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano; con investimenti in ricerca e sviluppo di poco superiori all’1% del PIL, tassi di abbandono scolastico del 27,3% per i figli di genitori meno istruiti a fronte del 2,7% per i figli di genitori in possesso di laurea e un rapporto tra ricchi e poveri tra i più squilibrati dell’area OCSE; con significative disuguaglianze di genere e un’inaccettabile violenza sulle donne (76 femminicidi dall’inizio dell’anno); un degrado ambientale forte soprattutto in certe zone del Paese e tutte le specie ittiche a rischio; con il 36% di persone che vive in zone ad alto richio sismico e un’alta mortalità a causa dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani; con una transizione troppo lenta alle fonti rinnovabili rispetto agli accordi di Parigi, l’Italia dimostra di essere ancora molto lontana dal percorso di sostenibilità delineato dall’Agenda 2030 e dagli impegni sottoscritti all’ONU un anno fa”, secondo il portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Enrico Giovannini.
Con l’adozione dell’Agenda 2030, il cui avanzamento viene monitorato dall’High Level Political Forum (HLPF) delle Nazioni Unite, infatti, non solo è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, ma si è superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale, a favore di una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
Il primo Rapporto dell’ASviS su l’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, realizzato grazie al lavoro di decine di esperti delle associazioni aderenti e del Segretariato organizzati in 17 gruppi di lavoro, rappresenta la prima valutazione approfondita dei punti di forza e di debolezza del Paese rispetto agli impegni assunti di fronte al mondo.
Introduzione, sommario ed Executive Summary in Italiano