Il 20 Aprile 2013 il Segretario Generale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ha tenuto una Conferenza nell’Aula Magna del Liceo Economico Sociale “Caterina Percoto” di Udine.

Friulano, nato a Fagagna nel 1954, studi classici al liceo Stellini di Udine, laurea in giurisprudenza a Trieste nel 1976, specializzazione post-universitaria in relazioni internazionali presso la SIOI di Roma, ha lavorato per un anno all’ufficio legale della FAO prima di entrare al Ministero degli Affari Esteri nel 1978. Nel 79, il primo incarico all’estero, per aprire l’Ambasciata ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove ha poi operato principalmente nel settore commerciale, a sostegno delle nostre imprese. Nell’81, trasferito a Vienna, ha svolto i primi passi nel settore multilaterale – ONU prima, poi disarmo e CSCE – destinato a segnare profondamente il suo successivo percorso professionale. Rientrato al Ministero nel 1987, continua a operare nel settore del disarmo, in particolare in campo nucleare. Si impegna, in particolare, per l’attuazione degli accordi per la riduzione delle forze nucleari intermedie (IMF), con la chiusura della base di Comiso. Nel ’91 supera un concorso presso il Segretariato della NATO a Bruxelles, ove ottiene l’incarico di Capo del Dipartimento che si occupa di disarmo, non-proliferazione e cooperazione in materia di sicurezza, seguendo in particolare la trasformazione della NATO attraverso il crescente impegno in missioni di pace. Destinato nel ’97 a Vienna alla Rappresentanza Italiana presso l’OSCE, svolge uno dei suoi incarichi più impegnativi, quando viene nominato presiedente del nuovo negoziato sul Trattato per la riduzione delle Forze Armate Convenzionali in Europa. Due anni di intense trattative che producono un accordo che viene solennemente sottoscritto dai Capi di Stato e di Governo della NATO, dei Paesi dell’Europa centro-occidentale e delle Repubbliche ex-sovietiche in uno storico Vertice a Istanbul nel Novembre 1999. Dopo due anni all’Ambasciata all’Aja per occuparsi di questioni europee, di cooperazione con il Tribunale per la ex-Jugoslavia e di Armi Chimiche, viene presentato come candidato italiano per la posizione di Direttore del Centro per a Prevenzione dei Conflitti dell’OSCE, il numero due dell’Organizzazione, con l’incarico di gestire le attività di 20 missioni e oltre tremila esperti nell’area balcanica, in Europa orientale, nel Caucaso e in Asia Centrale. Superata la selezione, ottiene l’incarico, che ricopre fino al 2006, occupandosi principalmente di gestione di operazioni in aree di crisi e di conflitti. Rientrato a Roma, viene nominato coordinatore per la politica estera, di sicurezza e di difesa dell’Unione Europea al Ministero degli Esteri. Matura in quel periodo la sua candidatura a una posizione di rilievo nei Balcani in ambito ONU. Nel giugno 2008 il Segretario Generale dell’ONU informa Zannier di averlo prescelto per il delicato incarico di suo Rappresentante Speciale e Capo della Missione ONU in Kossovo, UNMIK, con il grado di Sottosegretario Generale dell’ONU. Nel giugno 2011, dopo una serrata competizione con autorevoli candidati, tra cui l’ex-Ministro degli Esteri austriaco, Plassnik, viene prescelto dagli Stati membri dell’OSCE per l’incarico Segretario Generale.